Intervista a El Dinamico (il wrestling italiano) | Nino Baldan - Il Blog

1 maggio 2015

Intervista a El Dinamico (il wrestling italiano)


Bentornati alle interviste esclusive ai protagonisti del wrestling italiano!
E' un onore avere oggi con me Sergio Noel, in arte El Dinamico, lottatore della Repubblica Dominicana attivo in Italia già dal 1997, e che dal 2001 ha fatto da maestro al sottoscritto e ad altri numerosi wrestler del nostro Paese!

Ciao Sergio e grazie per la tua disponibilità!


Ciao! Sono lieto di rispondere alla tua intervista... Apprezzo le persone che amano questo sport come te! 

Quando hai visto il wrestling per la prima volta? Cosa ti ha spinto a voler diventare un lottatore? 

Un giovanissimo Sergio Noel

Negli anni 1970/74. Vedere lottare il bene contro il male... Allora c'erano i villani contro i buoni, poi sucessivamente la vecchia WWF con Tony Garea, King Kong Bundy, Tito Santana, The Wild Samonas, Jimmy Snuka e tanti altri come Hulk Hogan.

Come sei entrato in contatto con la prima palestra di wrestling?

Per caso, un ragazzo tanto piu grande di me mi sfidò per strada; quando un wrestler che viveva nella mia città vide il mio gesto di non paura mi invitò alla palestra dove si allenava; mi fece vedere i primi passi, per poi iniziare come amateur per un anno e mezzo, circa fino al 1983, per poi andare assieme a Bronco N°1 alla scuola della "Dominicana de Espectàculos - NWA" di Jack Veneno, e da Carlos Colòn alla "Capitol Sport Promotions" (divenuta in seguito WWC).
La National Wrestling Alliance al tempo contava sette divisioni: USA, Canada, Giappone, Messico, Puerto Rico, Rep. Dominicana ecc.
Lottavamo 4/5 volte a settimana.

Con quale nome combattevi all'epoca?

Expectro N°2, Bronco, Expectro N°3, per poi passare al Nome di Dr. Black

informazioni sul passato di El Dinamico consultabili qui

Durante il tuo periodo nella Repubblica Dominicana, quali sono stati i tuoi traguardi?

Campione Nazionale Welter, poi Medio, e Campione Tag Team del Caribe 1986/88.
Dopo due mesi di professionismo, nella mia carriera di wrestler non sono mai stato senza un titolo.

Con Amarilis

Con quali wrestler importanti ricordi di aver lottato?

Kamala, Rick Martel, El Invader, Roddy Piper, Bronco (sia in coppia che Vs), Ricky Santana, Jack Veneno, Dr Wagner Jr., Super Astro, Hugo Savinovich, Kendo e tanti altri.
Come hai visto, in Italia abbiamo portato wrestlers former WWE come Tatanka, Alofa, Bobby Lashley (attuale Campione della IWS) con il quale ho anche lottato in un six-men tag team match assieme a The Italian Dream!!

Sì, ho visto, e ti faccio i complimenti! Per Bronco intendi Ramon Alvarez? Non so se ho capito bene, ma anche tu sei stato un Bronco durante la tua carriera?

Si, Ramòn Alvarez... Parlo della nostra formazione prima di fare la carriera individuale, ma tanti wrestlers non svelano i loro personaggi se non quello di maggior successo.

Con Relàmpago Hernandez Genio del Mal

Durante il tuo periodo nel wrestling dominicano hai anche lottato al di fuori del tuo paese?  

Si ho lottato in Puerto Rico, Colombia, Panama, Trinidad e Tobago... 

Il tuo personaggio di maggior successo è quindi stato El Dinamico? Come nasce questo nome, e in che occasione? 

Nasce intorno al 1986/87 per il mio modo di muovermi sul ring, mi soprannominavano "Dinamico". Un giorno in camerino mi chiamò Jack Veneno: "Ehi Dinamico, fai il tuo balletto, che a Colòn piace tanto!". Quel giorno era presente anche Victor Jovica.
Dopo mio arrivo in Europa continuai con El Dinamico, formando la Wrestling Super Star oggi denominata "IWS Italian Wrestling Superstar"...
Siamo in continuo sviluppo: meno shows ma buoni! Meglio la qualità che la quantità.

El Dinamico e El Verdugo

Quando sei arrivato in Europa? E quali sono stati i motivi che ti hanno fatto lasciare la Repubblica Dominicana?

Allora... arrivai la prima volta a fine 1988 per turismo, poi tornai a Maggio del 1989: esattamente partii il 6 (via New York) per arrivare il 7, mattina, a Milano Malpensa per andare a Luino, quasi al confine con la Svizzera. Poi a Milano, e infine a Torino, dove ho messo le radici! La mia vita cambiò per amore: la madre dei miei figli!

Una volta in Italia, cosa hai fatto dal 1989 al 1997, anno di nascita della IWS?

Lavoravo all'Aeroporto di Torino, nel tempo libero insegnavo difesa personale, e nel weekend svolgevo ruoli di security, sempre a Torino, finché nel lontano 1992 ho iniziato ad insegnare il wrestling ad alcuni amici e conoscenti! Dopo cinque anni le prime manifestazioni in pubblico, nel 1997.

Com'è nata la IWS? Raccontaci la nascita della federazione, che all'inizio vantava al suo interno anche la presenza di Roberto Indiano (attualmente patron della NWE).

Ho iniziato assieme a Gianluca Pirro (Golden Star), Daly Faisal (El Comandante Daly), Maftah Buchaib e Roberto Indiano come Associazione Sportiva nonché membri del consiglio direttivo della IWS.

El Dinamico nel 2001

Sono loro i ragazzi che allenavi? Racconta qualche aneddoto su come vi siete conosciuti, e quali sono stati i motivi che vi hanno portato a creare la IWS!

Un wrestler non lascia mai definitivamente il suo sport: comperavo i video provenienti dalla Francia per tenermi aggiornato sul wrestling USA... Poi insegnando difesa personale approfittavo per insegnare ai miei allievi a cadere e fare mosse del wrestling universitario ovvero Greco-Romana e cosi via... Lavorando nella sicurezza, invitavo i compagni a fare difesa e ad allenasi da me e con me. In quell'epoca sono arrivato ad avere 19 allievi.

Che ricordi hai sul primo show IWS? Come reagì il pubblico italiano di fronte ad una disciplina che non andava in onda da 4 anni, e cosa pensi in generale degli spettatori del nostro paese?

Primo Show IWS: Dicembre 1997, Piazza San Carlo, Torino, in occasione di Telethon: avevamo bloccato il transito in tutti i sensi, la piazza piena le gallerie ecc.ecc. tutti focalizzati sul nostro evento, un grande successo ripetuto nel 1998: tutte le persone ci portavano assegni da donare alla BNL contro la Distrofia muscolare... Pubblico caldo: meravigliati, non credevano ai loro occhi, partecipavano appieno, curiosissimi. Insomma abbiamo iniziato tutti i tramiti per riportare il wrestling nuovamente in Italia
Da quel momento, non ci siamo più fermati. 
Pochi show ma sempre!! Siamo la WWE europea, il modello da seguire e da  raggiungere... Guardate bene che noi facciamo conoscere un atleta anche se nessuno lo ha mai visto prima, e subito le piccole realtà locali ed europee si basano solo ed esclusivamente su di lui... Quindi per questo ci definiamo la WWE europea.

Locandina IWS del 2001

Poi come proseguiste?

Andando a parlare con Tiraboschi per trovare spazio su Italia Uno insieme a Velocity nel non lontano 2001/02: il nostro progetto iniziale avrebbe coinvolto Dan Peterson...
Poi ci fu un divorzio nel direttivo che ci portò a seguire una meta sola: fare buoni show sempre... Non per niente mi sono innamorato di questo stupendo paese che è la nostra bella Italia.

Ho conosciuto ragazzi come voi! Ricordo il 2001, quando riunivo vari atleti per gli stage di wrestling. Ho saputo che hai fatto la tesi di laurea sul wrestling business, quindi non devo aggiungere nulla: sei un ragazzo che ha iniziato a praticare questo sport con le idee ben chiare sul wrestling, e il tuo idolo era Ric Flair... sembravi suo figlio!

Tu provieni dal mondo del wrestling del passato, dove molte cose erano diverse da oggi: tutto era basato sulla lotta tra "face" e "heel" (o "tecnicos" e "rudos"), e in genere si parlava poco dei retroscena. Cosa pensi di uno sport che negli ultimi anni ha aumentato la dose dedicata all'intrattenimento, trasformandosi più in un telefilm che nella lotta buono/cattivo di un tempo? 

Beh, ogni cosa ha il suo tempo... Credo sia logico: se un business richiede del restyling è giusto farlo... Oggigiorno si riesce a dare spettacolo con assenza di sangue, nonchè proteggendosi di più per rientrare del problema assicurazioni ed infortuni; nonostante tutto ogni tanto succedono incidenti, pur prestando la massima attenzione per evitare questi problemi. Vedasi gli ultimi avvenimenti sul medesimo sport...

El Dinamico con Tatanka e Makoto Morimitsu

Cosa pensi delle federazioni italiane? Secondo un professionista come te, cosa manca alle numerose organizzazioni per sfondare davvero?

Dunque il consiglio che dò è: umiltà e rispetto per quello che fai, sempre!
Ho già risposto in passato ad interviste, a volte pubblicate e a volte no, e sono apparso in servizi televisivi... presumo fossero di parte, in quanto nominavano spesso altre organizzazioni che non c'entravano nulla con me o con quella che rappresento.
Ripeto che ci sarebbero dei potenziali ragazzi che sotto le giuste direttive potrebbero sfondare nel mondo del wrestling... Naturalmente andando al posto giusto, non sotto gli autodidatti, né credendo che chiamando un wrestler proveniente dalla IWS o dall'Europa lo show sia garantito o sia di qualità, come credono in molti.... Noi chiamiamo almeno 10/16 wrestler, a seconda dell'entità, selezionati con cura per fare un buon show...Quando vuoi scalare la montagna, devi soprattutto rispettare te e la montagna stessa... Altrimenti succede che partono in 40, e poi la maggioranza si perde per strada. 

Grazie Dinamico, in bocca al lupo con la tua IWS e chissà di poterci presto rivedere!

Un fantastico CIAO a tutti fan italiani! Ci vediamo nei prossimi show targati IWS!!


Nino Baldan


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